Il cane di Dubcek di Francesco Bonicelli

 

Voi non avete fermato il vento,

gli avete solo fatto perdere tempo.

F. De André (1973)

 

Penso che gli umani avrebbero molto da imparare dai cani, ma tranne Diogene di Sinope (quello là che viveva in una botte, ad Atene, e cercava l’uomo con una lanterna) e la mia padrona, ho l’impressione che in pochi se ne siano accorti. Dall’altra parte va detto però che, nella mia lunga vita (vent’anni per noi cani sono un bel traguardo), ho avuto modo di vedere la più atroce crudeltà fra gli uomini, ma anche bontà, tanto rara eppure tanto limpida da rischiarare il bilancio complessivo della storia del genere umano.

Il buono è timidissimo coniglio che schiva il potere. Ah se le leggi le facesse chi non ha potere e non ne vuole avere… si dice che uno scrittore teatrale, che ora si trova in prigione, un uomo baffuto e con l’erre moscia dei timidi, un certo Vaclav Havel, abbia scritto qualcosa di clandestino proprio su questo tema: “Il potere dei senza potere”. Chissà che ci possa essere un futuro nel quale anche uno scrittore possa essere presidente della repubblica? Noi cani non sappiamo leggere perché non ne abbiamo bisogno, ma gli uomini senza lettura sono come una scimmia con un mitra in mano, un cinghiale laureato in marketing. Penso che gli scrittori liberi (non gli “ingegneri dell’anima”) siano come la coscienza di un popolo, gli anticorpi al virus del fanatismo e del totalitarismo, contro il quale i singoli individui, risvegliati nella loro verità e nella loro libertà, diventano come una pacifica valanga che si ingrossa e travolge le dittature, riportando l’uomo all’uomo, in grado di vivere senza distruggere sé stesso, il pianeta e le altre speci.

Mi sono accorto che la bontà è timida e nascosta, come la mia padrona dagli occhi di bosco, la quale non sa di essere bella da mozzare il fiato, è molto giovane, sono assuefatto all’odore che emana e alla sua voce. Ritengo che presto troverà un altro essere umano che non se la farà scappare. Spero ardentemente che possa essere qualcuno che ogni tanto mi butti qualche fettina di salame. Adoro il salame, ma la mia padrona mi tiene a dieta, per conservarmi in buona salute e gliene sono grato, perché davanti al cibo non riesco a controllarmi, potrei mangiare montagne di salsicce.

Da parte mia sono fatalista e so anche che la vita non basta mai, a nessun essere vivente, però prima o poi, in salute o no, me ne dovrò andare. Sono ancora di bocca buona e godo di ottima salute, per il momento, un vecchietto arzillo insomma. Vi posso dire, senza timore di essere smentito, che ai giardini faccio ancora sognare tante cagnoline. I maschi mi temono, come un principe, anche i giovani bulli più grandi e grossi di me girano alla larga. Lascio diversi messaggini olfattivi, che per noi sono come lettere o persino poesie d’amore alle cagnoline dei dintorni, le quali, annusandoli, sospirano piene d’ardore.

Non sono aggressivo se non con i prepotenti. Non sopporto la mancanza di cavalleria e la sopraffazione dei più forti. Chi rifiuta il pensiero e schiaccia altri esseri viventi, accettando gli ordini dei vigliacchi che stanno sopra di lui e pensano al suo posto.

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Annamaria Manzoni, Quando te ne andrai da qui

Hai solo cinque anni”- dice  Franco Marcoaldi al suo cane- “ma penso di continuo alla tua morte.”  E lui ribatte ”Con tutto quello che possiamo fare: rincorrerci, annusarci, baciarci con la lingua, giocare con i gatti,  cacciare le lucertole, mangiare. Dai retta a me, padrone mio, pensa di meno a te e asseconda il vento.  Svuotato l’io, sarai pieno di vita: importa poco se per un anno, dieci o cento”(Animali in versi). Già: la fa facile il cane: ma come lo svuotiamo l’IO da tutti i suoi fantasmi, come facciamo a vivere un presente incontaminato? No, noi anche quando giochiamo e ridiamo, il vento non lo assecondiamo proprio:  ci lottiamo contro, proviamo a contrastare il tempo  che lui ci porta, restando in compagnia di quella angoscia che è paura senza oggetto, paura dell’ineluttabile, di dover sapere che tutto questo finirà: perché, dopo,  la morte arriva di sicuro. Continua a leggere